mercoledì 9 maggio 2007

Allianz - IT.Ristrutturazione: imperativo categorico...altrimenti!




Il sito di Allianz è una delle tante tappe della cronologia quotidiana delle esplorazioni web, che contribuiscono alla mia necessaria informazione nel settore assicurativo.
E' un sito ben fatto, semplice, lineare, con tutte le notizie aggiornate del gruppo tedesco.

Mi è capitato recentemente di leggere la pagina alla quale il link fa riferimento, e nella quale si descrive la creazione di una nuova struttura, battezzata ASIC (Allianz Shared Infrastructure Services), che a partire da luglio 2007 provvederà ad integrare nel suo interno tutte le attività IT al servizio delle 15 presenze del gruppo dell'Europa occidentale.

La nuova entità si propone di raggiungere la messa a regime entro i prossimi tre anni così come viene indicato dalla premessa che riporto:


omissis...
Over the next three years, the IT infrastructure entities of Allianz local subsidiaries throughout Western Europe will be integrated step-by-step into ASIC (Allianz Shared Infrastructure Services) which starts operations on July 1, 2007. With this, Allianz aims to further improve service quality, as well as IT security.


omissis...


Il progetto ha naturalmente la prevedibile logica di razionalizzazione delle attività all'interno del gruppo anche e soprattutto in conseguenza delle fusioni già perfezionate, come nel caso dell'Italia, e di quelle ancora in via di definizione come quella francese.


Si tratta di tradizionali operazioni di "omogeneizzazione e normalizzazione", che dalla unificazione societaria procedono con la omologazione del brand, al quale destinare come già in atto una campagna pubblicitaria globale che definisca la nuova e unica identità.




Probabilmente saranno già attivi vari "cantieri" europei, come in atto nel nostro paese per la integrazione nazionale, dai quali usciranno prodotti e procedure ragionevolmente unificate, per conferire alla nuova società europea quel carattere di "sovrannazionalità" che cancellando il passato si proietta verso un futuro più profittevole.


Sarà lo stesso mercato a decretare il successo e la validità di queste come di altre operazioni di integrazione: la globalizzazione non ammette ritardi e debolezze nei volumi, pena la esistenza stessa delle aziende coinvolte.




Nessuna retorica in queste annotazioni, ma solamente un invito, anche in questo caso, a porre la migliore attenzione possibile al fattore umano, che continua a stare dietro a davanti a ogni nuovo progetto.


Ogni processo di integrazione per essere giustificabile deve presupporre ovviamente risparmi e benefici, tutti orientati verso le nuove sinergie ottenibili.


Un ruolo importante è sempre rappresentato dai costi del personale, i cui tagli sono la tentazione più immediata, ma al contempo la più sommessamente preannunciata e rimandata.


Allianz non fa perchè non può fare eccezione.


Delle riduzioni di dipendenti in Germania si è già parlato, scritto, negoziato e rinviato.
Degli altri paesi non ancora.
Nessuno ha il diritto di stupirsi, "si tratta di organizzare i più efficienti strumenti di negoziazione per rassegnarsi al meglio", direbbe qualcuno.
Ma è comunque innegabile che bisogna tentare di ridurre i danni al minimo, per non sgretolare la coesione dei dipendenti nel sostenere o accompagnare la integrazione.
Senza eccessive resistenze e con l'entusiasmo di chi riesce a sopravvivere, a scapito dei colleghi sacrificati.
Grande e impegnativo lavoro quindi per coloro i quali si occupano della gestione delle risorse e della garanzia di un buon clima aziendale.
Ma sembrerebbe che nel progetto di cui sto scrivendo questa attenzione si stata rivolta altrove!
Basta leggere un altro brano della notizia riportata dal sito Allianz.

omissis...


What does the consolidation of IT infrastructure mean for employees in these areas?


In the new constellation, our attractiveness as IT employer will improve further. We will offer broad development-, qualification- and exchange-programs throughout Europe. For example, we plan to establish a second, technical, career track and a certified IT seminar program covering specific technologies that match the requirements of our staff. We will also be able to offer more international functions and career opportunities than ever before. However, if and how our employees will benefit from this depends on the individual willingness to adapt. We would prefer to recruit members from the local subsidiaries for functions that will be centralized in certain locations and this requires employees’ willingness to relocate.



There will also be options for staff that is not willing or able to relocate: the implementation period will take three years, which is ample time to find a new job in case one’s previous function is discontinued. In the European IT market, the demand for staff currently exceeds the supply. Therefore, we will also set up an employee retention program during the change process. As you can see, even though we will reduce a limited number of jobs, layoffs are not the focus of our activities.



omissis...

L'imperativo categorico che riafferma la necessità di disponibilità al cambiamento, di luogo e di mansioni, suona più come minaccia che come promessa motivante.

In una epoca come quella attuale, che vede proprio grazie alla evoluzione tecnologica dell'IT l'abbattimento delle barriere di luoghi e di tempo tipici del passato operativo, si comprende con difficoltà la necessità assoluta di declinare ruoli e nuove sedi di lavoro come fattore necessario.

Anche se si tenta di rendere vantaggioso l'avvertimento "o con il nuovo progetto o fuori dal progetto", dire ai dipendenti che comunque il mercato del settore informatico ha grandi livelli di domanda e che quindi chi non accetterà le nuove attribuzioni avrà a sua disposizione tre anni, che sono quelli previsti per la completa implementazione del piano, per ricollocarsi sul mercato alternativo, non sembra un riuscito esercizio di sottile diplomazia rapportuale.

In tutto questo bisogna inoltre tenere nella dovuta considerazione che i tempi dei mercati, lavoro o aziende, si sono enormemente accorciati, poichè i piani, le opportunità, gli scenari tutti mutano con una imprevedibile intempestività!

Naturalmente quanto ho rilevato sarà sicuramente il risultato di un momentaneo allentamento di attenzione verso una comunicazione di nicchia inopportuna, e riguarda Allianz perchè di mestiere parlo e scrivo di assicurazioni.

Ma il recupero dell'effetto di affermazioni scollegate dal disegno principale è sempre una fatica non prevista e noiosa, e che purtroppo non ne muta la sostanza.

Ampi firmamenti di simili contraddizioni appartengono al popoloso mondo delle fusioni e aggregazioni...o sarebbe meglio definirle disaggregazioni?