venerdì 10 agosto 2007

Se piove sul bagnato qualche assicuratore indennizza. I risultati di AVIVA sono intaccati dalla alluvione inglese.


Cinecittà brucia a Roma


... non riesco a capire perchè mi abbiano rifiutato il rischio
incendio di un teatro...

Piombo tossico nei giocattoli prodotti in Cina: ma i giocattoli di ieri non sono uguali a quelli di oggi?





Is creaking America on the road to ruin? - Times Online


... quando il mito della prevenzione anglosassone crolla con un ponte...
La globalizzazione dell'incuria!

Quei mutui avvelenati travestiti da bond - economia - Repubblica.it




Trovo di notevole interesse l'articolo pubblicato oggi da La Repubblica, perchè riesce a spiegare con lucida chiarezza quello che sta succedendo in merito alla crisi delle borse internazionali a seguito delle vicende dei mutui immobiliari statunitensi.

La chiarezza divulgativa del giornalista descrive una ampia gamma di possibili preoccupazioni, che coinvolge il mercato degli investimenti finanziari di qualsiasi livello e latitudine, e che dimostra ancora una volta, e soprattutto a coloro che come il sottoscritto hanno dell'argomento una esigua conoscenza, quanto diventi difficile descrivere compiutamente ai clienti prodotti finanziari i cui contenuti sono il risultato di acrobazie speculative a grappolo, che possono diventare, come sta succedendo, incontrollabili a danno dei consumatori.


Personalmente non sono in grado di valutare possibili ripercussioni e influenze nei prodotti vita a elevata caratteristica finanziaria che ogni intermediario colloca, gli esperti ce lo racconteranno successivamente. Ma certamente questi fatti dimostrano ulteriormente che ogni attività finanziaria e assicurativa non può permettersi di abbandonare con presuntuosa arroganza le regole e i fondamenti tecnici che salvaguardano, o almeno dovrebbero, la differenza tra il rischio e la scommessa. E ancora una volta la globalizzazione di impieghi, strumenti e risorse rende ogni azione e conseguenza amplificata in maniera assordante.


Le mie perplessità sulla globalizzazione del rapporto con il cliente assicurativo in un ottica di prevalenza finanziaria continuano a alimentare le mie preoccupazioni, per le influenze incrociate che il finanziario può avere verso l'assicurativo. Se le polizze danni possono evolvere verso ampliamenti di coperture ragionate e "attuariabili", in un mercato tutto sommato ancora sufficientemente incardinato su sani principi di valutazione del rischio, non si può dire altrettanto del finanziario.


Ma se lo sportello diventa unico, professionalità e trasparenza sono ancora coniugabili? E' un invito a ragionare con attenzione, per i controllori e i controllati, perchè ognuno di noi oltre a essere portatore di auspicabili competenze è contemporaneamente cliente di altri e questo rende l'argomento di importanza generale.