mercoledì 5 settembre 2007

Se il Ministro Bersani incontra l'AD Perissinotto: prove "Generali" di liberalizzazione.


Ritengo sia stata sicuramente una grande convention quella delle Generali a Trieste. Quattromila partecipanti danno il senso di un piccolo grande esercito pronto a nuove battaglie malgrado le cosiddette "lenzuolate" dei provvedimenti Bersani. E per fare sì che le lenzuola non nascondano pericolosi fantasmi si fa di tutto per esorcizzare il futuro che verrà.
Non so e mi piacerebbe saperlo, se quanto scritto dall'Indipendente corrisponda alla realtà dei fatti, ma se l'articolo è riportato sul sito dell'ANIA qualcosa di vero ci deve essere.
Quello che stupisce è che aumenti provvigionali (cito dall'articolo) siano considerati tra i provvedimenti più adatti a trattenere gli agenti, quando con lo stesso ardore e convincimento il Presidente del Leone, Bernheim, all'indomani dei provvedimenti di liberalizzazione tuonava contro la deprecabile conseguenza del plurimandato, e cioè la rincorsa futura da parte degli agenti, nuovi plurimandatari, non verso la migliore e più conveniente soluzione per l'assicurato, bensì a caccia di chi avrebbe corrisposto le maggiori commissioni.
Tesi ribadita dal Presidente dell'ANIA in occasione della ultima assemblea annuale, vedi il mio post a riguardo.
E allora? Di quale cittadinanza gode esattamente la coerenza? Chiunque leggerebbe simili dichiarazioni come la volontà sia aziendale che della associazione delle compagnie di far avverare a ogni costo le proprie profezie.
Da ultimo, sottrarre il Ministro Bersani per pochi minuti dal suo giro di visite precedentemente programmate nella regione per fargli incontrare una vittima illustre dei suoi provvedimenti, come l'ad delle GENERALI, è risultato un tentativo di ottenere immagine e lustro a lato della convention, ma senza alcun ragionevole risultato se non le dichiarazioni rituali di buona volontà.
Ancora una volta ricordo che, sempre nel corso della tavola rotonda alla Assemblea dell'ANIA a Roma, l'incontro c'era già stato, ma senza alcun risvolto pubblico e concreto.
Ma è così che va il mondo delle assicurazioni nazionali, mondo che non ha ancora compreso quanto e come potrebbe, e dovrebbe, imparare da altri settori industriali, che pur non avendo goduto di trascorsi privilegi tariffari e di esclusiva sono altrettanto capaci, con diverse qualità e strumenti, di fidelizzare forza vendita e clienti. Speriamo in meglio!