martedì 30 ottobre 2007

Questo Blog ha cambiato nome e indirizzo


Ho trasferito tutti i contenuti di questo blog, e quelli che ho pubblicato successivamente, al nuovo indirizzo




dove troverete il mio nuovo Blog "Polizze&Opinioni Online".


Ho inteso in questo modo utilizzare strumenti di editing più adatti alle mie esigenze di comunicazione e in particolare quelli che mi permettono di pubblicare in pagine separate dai post i miei commenti più corposi.


Questo blog cesserà di esistere non appena verificherò la avvenuta migrazione della frequenza di visite al nuovo indirizzo.

Ancora un grazie a tutti i vecchi e nuovi visitatori.

giovedì 18 ottobre 2007

La Formazione obbligatoria degli Intermediari Assicurativi. La risposta dello SNA.


La formazione obbligatoria prevista dal Codice delle Assicurazioni Private e dal Regolamento Intermediari, è stata vissuta sin dalla sua prima pubblicazione come un adempimento oneroso perchè obbligatorio.

Pochi, troppo pochi, sono gli Intermediari che hanno letto questo provvedimento come una occasione di dimostrazione verso la pubblica opinione di voler cambiare pagina, con nuovi comportamenti e nuovi contenuti professionali. Migliori e approfondite competenze sono strumenti indispensabili se si vuole orientare la clientela, libera dal vincolo del contratto poliennale e molto più informata anche grazie alla Rete, verso la soluzione contrattualmente più adatta alle proprie esigenze.

La formazione obbligata è solamente uno stimolo attraverso il quale, soddisfatta l'adempienza alla norma, si inizia a percorrere un viaggio nella conoscenza, per definire meglio il proprio ruolo, tra quelli offerti dai vari canali di vendita nel mercato delle polizze e a disposizione dei clienti.

Esemplare la lettura data dallo SNA delle nuove necessità dei propri iscritti, ma improprio il messaggio con il quale si accompagna la presentazione dell'iniziativa.




omissis...

E’ per questo motivo che la commissione formazione dello SNA, in questi ultimi sei mesi, ha lavorato serratamente ed alacremente per fare in modo che quel diffuso lamentato senso di malessere che striscia tra gli agenti di assicurazione possa trasformarsi nel tempo in una ventata generale di convinzione, forza ed energia, produttive; per fare in modo che quelle ineluttabili incombenze, quel gravoso adempimento burocratico e quei balzelli, connessi alla cosiddetta riqualificazione professionale, si trasformino nel tempo in una importante quanto necessaria opportunità per dare finalmente nuovo impulso all’attività assicurativa.


...omissis



Il rischio di voler essere a ogni costo "dalla parte degli iscritti" fa inevitabilmente scivolare lo SNA verso una inopportuna demagogia , che dà ragione a coloro che della formazione obbligatoria fanno una questione di "bollino di tassa pagata" e non di qualità professionale necessaria. In questo le associazioni di categoria devono contribuire a traghettare i propri aderenti verso una presa di coscienza diversa, altrimenti il trasloco verso una riconoscibile professionalità sarà lungo e accidentato.


Leggi il documento SNA completo.

Dal sito dell'ISVAP-Quando cambiare i piani diventa obbligatorio.

COMUNICATO STAMPA DEL 18 OTTOBRE 2007
L’ISVAP ha autorizzato la costituzione di una nuova compagnia vita, denominata Sud Polo Vita, che fa capo al gruppo bancario Intesa Sanpaolo. Alla compagnia, che successivamente sarà ceduta sul mercato, sarà conferito il ramo d’azienda di Eurizon Vita e di Intesa Vita. L’operazione realizza la condizione posta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato per autorizzare la fusione tra Imi Sanpaolo e Banca Intesa e limitarne così gli effetti anticoncorrenziali sul mercato assicurativo.

Montepaschi Vita Annual Forum 2007-L'ANIA incoraggia i canali alternativi ma continua a essere inespugnabile verso il plurimandato.

E' stato un convegno molto interessante quello organizzato anche quest'anno dalla Compagnia Vita del Gruppo Montepaschi di Siena. I relatori internazionali hanno testimoniato come la bancassicurazione debba tener conto che all'interno di un mercato mondiale fortemente globalizzato esistono ancora profili di clientela diversificati nei singoli Paesi, che devono essere assecondati e incoraggiati nelle loro diversità per ottimizzare politiche e prodotti e garantire sviluppo e risultati.
Grandi visioni e ampie prospettive, che confermano come ovunque i due mestieri, quello dell'assicuratore e quello della banca, siano distinti e inconfondibili, senza che nessuno possa o ritenga ragionevolmente di sostituirsi all'altro nelle reciproche attività, soprattutto perchè, come ha sottolineato qualcuno, il cliente è sempre lo stesso per entrambi.
All'interno della tavola rotonda pomeridiana il presidente dell'ANIA Cerchiai, opportunamente sollecitato dal giornalista moderatore di turno, ha espresso la sua condivisione sulla validità di canali alternativi, soprattutto le banche se remunereranno gli operatori addetti alla vendita delle polizze, ma senza escludere anche la Grande Distribuzione.
Riflessione quindi razionalmente collocata nel futuro di un presente già molto significativo, ma che è stata appesantita dalla ennesima critica e minacciosa resistenza verso il prossimo regime di plurimandato obbligatorio imposto dalla riforma Bersani.
Ancora una volta ha demolito la capacità degli agenti di assicurazione di fare sistema in un nuova e legittimata possibilità di plurimandato. Ancora una volta ha affermato che gli agenti non ricercheranno la migliore soluzione ma la migliore provvigione, a danno di clienti e tariffe.
Perchè ostinarsi a negare che le compagnie possono e dovranno pensare ad altri modi e professionalità per essere attraenti verso i propri agenti?
Perchè pensare quindi che il proprio mercato, compreso quello delle Compagnie associate , sia così povero da rinchiudersi esclusivamente all'interno di una politica di prezzi, premi o commissioni che siano?
Sembra una contropolitica di immagine a danno di tutto il settore assicurativo che non giova a nessuno. Non sarebbe il caso finalmente di rivederla?

Dipendenti delle Compagnie di Assicurazioni-Chiuso il contratto nazionale.


Ogni chiusura di un contratto nazionale merita apprezzamento per gli sforzi dedicati alla conclusione della trattativa.
Non è argomento di mio interesse l'approfondimento dell'aspetto normativo e retributivo che ne deriva, ritengo invece utile richiamare l'attenzione di chi legge, intermediari assicurativi in particolare, sulla parte dedicata agli operatori di call center.Anche nelle e per le Compagnie di Assicurazione l'attività dei call center diventa sempre più funzionale allo sviluppo.
Leggere di previsioni contrattuali riservate a attività di call center inbound e outbound ( rispettivamente gestione di attività di risposta a contatti in arrivo e attività di promozione di contatti in uscita finalizzate anche alla tentata vendita ) vuole dire che si esce finalmente allo scoperto, legittimando nuove attività commerciali, o meglio di rapporto con la clientela, potenziale o acquisita, molto comuni e praticate in altri comparti economici.
Prevedere possibilità di remunerazione con componenti anche provvigionali per queste categorie di addetti identifica nuove modalità di azioni commerciali, delle quali gli intermediari tradizionali devono tener conto e nelle quali devono altrettanto inserirsi con diverse e migliori qualificazioni professionali.
Il cambiamento è iniziato, e continua con le giuste risposte a criteri di trasparenza e maggiore informazione disponibili per il cliente consumatore. Chiamiamolo effetto Bersani se ci fa ancora piacere autodefinirci soggetti passivi di un mondo che cambia per tutti, ma è certamente più opportuno prendere definitivamente atto, con professionale consapevolezza, che il settore delle assicurazioni non si deve più considerare estraneo al contesto economico nel quale opera. Finite le rendite di posizione delle provvigioni precontate che accompagnavano le polizze poliennali bisogna dare spazio alla crescita di cultura e innovazione, senza temere confronti e competizione.

martedì 9 ottobre 2007

ASSICURAZIONI - Come se ne parla?



Parlare male delle assicurazioni è stato da sempre uno sport nazionale molto praticato.

Non c'è occasione nella quale qualcuno non testimoni una personale esperienza negativa vissuta nel nostro settore.
Esistono i reclami indirizzati all'ISVAP, che l'Istituto evade con puntuale rigore, ma esiste anche il web, la Rete.
Ed è attraverso la Rete che si diffonde in maniera ancora più assordante il malumore e il malcontento di assicurati e danneggiati.
Basta esplorare il mondo dei blog per rendersi conto della pessima reputazione della quale godono gli assicuratori.
Bisogna tenerne conto per migliorare, per modificare comportamenti e aumentare le competenze, per essere finalmente all'altezza di una visibilità globale. Per andare ben al di là di quanto un bel sito web possa far credere di promettere.
Per far coincidere il servizio con le aspettative, smentendo i pregiudizi.

sabato 6 ottobre 2007

Generali, assicurazioni su Second Life - I programmi e le aspettative della compagnia.

Aggiungo un ulteriore approfondimento delle motivazioni che hanno indotto le GENERALI a decidere di percorrere anche la strada del mercato virtuale. E' sicuramente un esempio di notevole visione prospettica nell'assecondare tendenze e mutamenti sociali dei quali ogni assicuratore deve istituzionalmente tener conto. Conciliare la velocità di cambiamento all'interno degli scenari di mercato con il rigore della prestazione assicurativa, per sua natura differita e asincrona, sarà un esercizio imprenditoriale di sicuro impegno.

venerdì 5 ottobre 2007

GENERALI: apre filiale su Second Life dando il via al mercato virtuale.


Stiamo assistendo a quello che ragionevolmente ci si può, o si dovrebbe, aspettare dal settore assicurativo: un nuovo modo di fare comunicazione.

Che il Leone di Trieste abbia pensato al suo avatar ha dell'incredibile, dopo che per anni ha concepito il messaggio pubblicitario in bilico tra il convenzionale e il "fatto in casa". Il suo stile era quello che un mio vecchio amico assicuratore definiva come la pubblicità che piaceva solamente al presidente della compagnia. Prudenza e rispetto della tradizione erano sino a poco tempo fa gli imperativi categorici del gruppo.

I tempi cambiano e bisogna cambiare rapidamente la propria visione.

Le liberalizzazioni sembrano aver agito da catalizzatore, innescando reazioni nei comportamenti e nelle intenzioni che pensavamo improbabili per il nostro settore.

La strada è certamente quella giusta, anche se bisognerà mettere in conto il prezzo di qualche probabile eccesso nella ricerca di stupire con vampate di nuova tecnologia, e che comunque non deve distogliere nessuno dagli impegni istituzionali obbligatori. Servizio, capacità economica, trasparenza, rispetto della distribuzione e...il pagamento celere e appropriato dei sinistri.

La campagna pubblicitaria di Allianz in Italia-Un esempio da imitare.

Finalmente una campagna pubblicitaria che non sembra fatta da una compagnia di assicurazioni!
Credo che questo sia il migliore complimento che si possa fare alla massiccia attività di comunicazione avviata dal gruppo tedesco.I numeri dichiarati sono all'altezza delle cifre indicative del gruppo:
  • campagna stampa: 260 uscite in oltre 60 testate tra quotidiani e periodici tra ottobre e dicembre
  • affissioni: 6x3 in 13.600 posizioni in 13 capoluoghi di regione e impianti di prestigio a Roma e Milano tra ottobre e dicembre.
  • spot televisivi: uno spot istituzionale da 60 secondi, altri due spot da 30 secondi ciascuno dedicati rispettivamente alle coperture auto e alla protezione pensionistica.

L'investimento di qualche decina di milioni di euro si è reso necessario per sostenere l'azione di rebranding di tutte le ex compagnie del gruppo presenti in Italia. Anche se l'aggancio al nuovo unico marchio internazionale, Allianz appunto, servirà a trainare in una altrettanto unica visibilità globale le precedenti immagini di ogni singola compagnia, non si può ignorare la delicata complessità di questa operazione.

Si tratta di soppiantare tre aziende saldamente ancorate dalle rispettive storie e tradizioni sul territorio attraverso altrettante distinte reti distributive. Bisogna far comprendere anche al più isolato cliente della altrettanto più isolata provincia italiana che il nuovo è meglio del prima.L'immagine del sole è rassicurante, la musica altrettanto e per di più piacevolmente nota e orecchiabile.


Non si fa mai menzione al rischio, a qualsiasi altro avvenimento negativo.E' un interessante esempio di scelta pubblicitaria coerente con gli scopi e i tempi, esattamente il contrario di quanto hanno fatto sinora, tranne rarissime eccezioni, le compagnie in Italia. E' la fine di tutti quelli che nelle compagnie pensavano di potere fare a meno dell'affidarsi a una creatività professionale e non influenzata dagli indirizzi di compiacenza fuorviante della committente.E' un bell'aiuto agli agenti Allianz, i quali devono aggiungere anche la grande fatica della rinascita del logo a quelle che li accomunano agli altri loro colleghi.

Generali: accordo fatto con gli agenti - Il Sole 24 ORE



Che un quotidiano come Il Sole 24 ORE dedichi a questa notizia uno spazio nella pagina iniziale del proprio sito web è cosa buona e significativa. Vorrà dire anche che l'ufficio comunicazione delle GENERALI lavora bene, ma scrivere di assicurazioni, e ancor più degli assicuratori intermediari, significa anche muovere i primi passi verso un informazione equilibrata e finalmente non polemica. E' uno dei tanti meriti dei recenti provvedimenti di liberalizzazione. E' un primo piccolo risultato nella ancora lunga strada del considerare l'attività assicurativa obiettivamente e senza pregiudizi, per quello che è realmente. Una importante e trasnazionale attività economica, trasversale a tutte le altre.


L'accordo delle GENERALI è un bel risultato, è forse la prima occasione in assicurazioni nella quale due parti, reciprocamente coinvolte negli stessi interessi finali, hanno trattato come partner d' affari e non come antagonisti. A dimostrazione che il plurimandato può essere davvero una nuova opportunità, e non una deprecabile sciagura.

martedì 25 settembre 2007

Mutui subprime: li rintracci chi può!

Ho riportato i due post precedenti volutamente senza la aggiunta di alcun commento, poichè i rispettivi contenuti devono avere il peso specifico della notizia alla quale si riferiscono.

Ripeto da sempre che il cardine fondamentale sul quale ruota tutto il mondo assicurativo è il presupposto fiduciario, che deve distinguere al suo interno tutte le transazioni di affari che lo alimentano. Trasmettere fiducia in tutte le occasioni nelle quali ci si relaziona con il resto del mondo non dovrebbe ammettere eccezioni. L'argomento dei mutui subprime è cosa delicata, da maneggiare con cura perchè tocca le economie di tanti, e che viene dibattuta con mille timori dagli esperti di mezzo mondo.

Tutti gli esperti economici onesti hanno scritto, raccontato e ammesso che la deriva finanziaria che ne potrebbe scaturire deve purtroppo tener conto della impossibilità di tracciare compiutamente i percorsi che gli strumenti finanziari legati ai mutui subprime possono aver effettuato. Sono migrazioni reali e diffuse, che possono presupporre corrispondenti presenze occulte o adirittura occultate. Raccontare la verità non significa mai essere allarmisti, ma al contrario rassicurare frettolosamente l'opinione pubblica, oltre che essere rischioso è anche pericoloso, soprattutto se si viene successivamente smentiti.

Da cittadino comune mi ero posto da questo sito la domanda se le assicurazioni avrebbero potuto essere in qualche modo coinvolte da eventualità di crisi. La rassicurazione era puntualmente arrivata per tutti, prima dallo stesso ISVAP il 20 agosto scorso ( vedi il mio post http://mariovattablog.blogspot.com/2007/08/ancora-proposito-dei-mutui-sub-prime.html , nel quale riferivo le tranquilizzanti affermazioni dell'ISVAP a seguito di un primo monitoraggio effettuato, e successivamente anche dall'ANIA, in una occasione importante e di notevole visibilità come il simposio Ambrosetti di Cernobbio. Oggi l'ISVAP indirizza la prima richiesta di monitoraggio sul rischio subprime a tutte le compagnie.

Bisogna tener conto della evidenza che le notizie hanno anche grazie alla Rete. Bisogna rispettare le esigenze di informazione che gli investitori e clienti, di ogni dimensione e qualità, pretenderebbero dagli assicuratori. E con loro gli Intermediari, che avranno trasferito alla propria clientela il messaggio rassicurante della Associazione delle Imprese.

Proprio oggi il Fondo Monetario Internazionale esprime ulteriori riserve circa la reale portata numerica delle possibilità di perdite.

Non allarmismo, ma cauta e sensata informazione. Siamo rassicurati dalla iniziativa dell'ISVAP, anche se differita, ma non altrettanto dal mancato raccordo preventivo sul medesimo argomento con la stessa ANIA.

E continua la raccolta delle nostre occasioni perdute...

25 settembre 2007-ISVAP-Rischio subprime: monitoraggio degli investimenti al 30 settembre 2007 - Richiesta di informazioni




Documento tratto oggi dal sito web dell'ISVAP.

SERVIZIO VIGILANZA ASSICURATIVA I E II
Roma 24 settembre 2007
Prot. n.
All.ti n.
19 – 07 – 005635
2

Alle Imprese di Assicurazione e
Riassicurazione
LORO SEDI

Alle Rappresentanze Generali per
l’Italia delle imprese di Assicurazione con sede in uno
stato terzo rispetto allo SEE
LORO SEDI

Alle Rappresentanze Generali per
l’Italia delle imprese di Riassicurazione
LORO SEDI

OGGETTO: Monitoraggio degli investimenti al 30 settembre 2007 - Richiesta di informazioni supplementari su attivi esposti al rischio subprime e titoli strutturati.

Si fa riferimento alla crisi del settore dei mutui subprime americani e agli effetti che la stessa ha avuto sull’andamento dei mercati finanziari internazionali negli ultimi mesi ed alle informazioni in precedenza richieste.
Al riguardo, si chiede di fornire, entro il termine per la trasmissione dei dati del monitoraggio degli investimenti al 30 settembre 2007, le informazioni ed i dati di dettaglio, secondo lo schema allegato, sugli investimenti eventualmente presenti in portafoglio esposti, direttamente o indirettamente, al rischio di default dei suddetti mutui (all. 1).
Un’analoga informativa dovrà inoltre essere fornita sui titoli strutturati in portafoglio mediante il prospetto allegato (all. 2).
Si chiede infine di trasmettere, entro il termine massimo del 30 ottobre 2007, le valutazioni effettuate dal Consiglio di Amministrazione in merito all’esposizione al rischio di default dei mutui subprime nonché gli eventuali interventi deliberati al riguardo.
Distinti saluti.
Il Presidente
(Giancarlo Giannini)

08 Set 2007 16:27-ANIA: le compagnie italiane fuori dai subprime.




08 Set 2007 16:27
Crisi mercati: Cerchiai (Ania),
compagnie italiane fuori da subprime

(Il Sole 24 Ore
Radiocor
) - Cernobbio, 08 set - 'Le compagnie italiane, a quanto
ci risulta e in linea con i dati raccolti dall'Isvap, non hanno prodotti
subprime in portafoglio. Siamo del tutto tranquilli'. Lo ha detto Fabio
Cerchiai, presidente dell'Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione.
............................................................................................................................
CERNOBBIO, 8 settembre (Reuters) -
L'esposizione delle assicurazioni italiane sui mutui Usa a maggior rischio è
irrilevante.
Lo afferma il presidente dell'Associazione nazionale fra le
imprese assicuratrici (Ania), Fabio Cerchiai, durante una conferenza stampa a
Cernobbio, dov'è in corso il seminario Ambrosetti.
"Non c'è alcuna presenza,
se non insignificante, di mutui subprime nei nostri portafogli", ha affermato
Cerchiai.

venerdì 21 settembre 2007

Allianz: va a Mario Cuccia il coordinamento delle tre compagnie.


Ecco un altro esempio di rapida trasformazione organizzativa . Avviata la fusione societaria tra le compagnie italiane del gruppo Allianz si procede attraverso le linee di ristrutturazione che sono normalmente adottate all'interno di questi processi. Fondere più compagnie non è nè semplice e nè breve. Assemblare le componenti migliori di ognuna per ottenere una nuova realtà, necessariamente più forte, efficiente e efficace di quelle che l'hanno preceduta, significa rispettare la ragione principale che ha certamente ispirato il progetto di integrazione.

La attuale evoluzione dei mercati, quello assicurativo compreso, ha disegnato nuovi confini internazionali che costituiscono la matrice vera della comune realtà globalizzata. Bisogna "crescere per crescere" e lo si ottiene o attraverso nuove acquisizioni o realizzando, come nel caso dell'ex gruppo RAS in Italia, una incorporazione definitiva di tutte le realtà operanti nel medesimo business. La lungimiranza del gruppo di Monaco aveva già gettato solide premesse per dare il via al nuovo piano. Tutti gli osservatori davano per scontata questa evoluzione, malgrado le rituali e prolungate smentite degli interessati.

Fatta la fusione restava da risolvere il problema della salvaguardia dei marchi societari precedenti, con le loro origini, storie e peculiarità. Ma da tempo ormai molte erano le risorse a fattor comune che provvedevano a snellire attività e procedure altrettanto comuni. Non restava altro che ancorare ogni marchio al nuovo logo globale, per ottenere, come è già successo e sta succedendo nel mondo Allianz, quella identità globale riconoscibile e promuovibile come unico brand universale.

Mantenere marchi distinti durante questa fase preliminare dà a mio parere il senso del necessario traghettamento verso un firmamento unico, dei prodotti e della distribuzione. Annunciare e realizzare, come in tutti i gruppi multinazionali, "fabbriche di prodotto" uniche vuole dire pensare a prodotti altrettanto unificati, e quindi non competitivi tra di loro, appoggiandoli temporaneamente anche ai loghi precedenti, per rispettare la qualità e quantità delle rispettive agenzie .

Le fusioni si fanno per ottenere risparmi gestionali e organizzativi. La convenienza nasce e nascerà dall'alleggerimento delle funzioni multiple. I dipendenti dovranno diminuire, sperabilmente nei modi e tempi più elegantemente compatibili. Gli agenti potranno o dovranno percorrere rotte organizzative diverse, che permetteranno una migliore fruibilità dell'essere più grandi.

La unificazione della direzione commerciale rappresenta il primo passo necessario verso una omogeneizzazione inevitabile. La trasformazione sembrerà a tanti in contrasto con le precedenti abitudini e metodi, ma certamente offrirà nuove opportunità. Se un mercato cambia, i suoi protagonisti non possono rimanere negli scenari precedenti. Ognuno dei due versanti organizzativi della nuova compagnia, sia quello dei dipendenti che quello degli agenti, dovrà prepararsi per guadagnare una condizione tra le più difficili, che chi scrive ha definito in situazioni analoghe delle quali è stato testimone protagonista, come la conquista dell'abbandono, resa ancora più complicata dalle evoluzioni normative del nostro settore.


Saranno forse gli agenti a sopportare le sollecitazioni maggiori, da parte dei clienti e delle nuove espressioni strutturali della compagnia.

Il passato di ognuno non sarà nè migliore nè peggiore del futuro, sarà semplicemente diverso. E questa diversità imporrà un rigore selettivo nella qualità e nelle competenze, irrinunciabilmente necessario per continuare a essere ancora competitivi.

Buon cambiamento a tutti!

giovedì 20 settembre 2007

Da "Il Mondo" : ANIA- "Cerchiai apre i portafogli".



ANIA:Resistenza a oltranza.
Ho avuto l'impressione che questa notizia, riportata all'interno di un box e quindi con minore evidenza grafica, sia passata in secondo piano rispetto ad altre del nostro settore.
Quanto riferito da Enrico Cisnetto, e in qualche modo da egli stesso direttamente caldeggiato, rispecchia come la resistenza verso l'avvento delle nuove liberalizzazioni da parte dell'ANIA non si esprima attraverso mezzi termini. Merita sempre la massima attenzione ogni disponibilità imprenditoriale rivolta a migliorare il nostro sistema paese. Quando però questa attenzione "patriottica" viene apparentemente offerta in via subordinata alla modifica di provvedimenti precedentemente emanati, non si può fare di esprimere perplessità e rammarico.
Ci si scorda ancora una volta che rinchiudersi nuovamente all'interno di recinti protetti non fa il bene del settore.
In un mercato libero, che quotidianamente procede a grandi passi verso frontiere di trasparenza e competitività a beneficio del consumatore, bisogna avere la autentica ambizione di mettere in campo le migliori energie di cui si è capaci.
Il miglioramento di servizi e prodotti, di prestazioni e assistenza, ai clienti e alla propria rete distributiva, è il modo più convincente per ottenere quella fidelizzazione che con la cessazione della esclusiva e poliennalità si teme di vedere compromessa.
I clienti e gli intermediari leggono e vedono. La vetrina globale, all'interno della quale il mondo della tecnologia ci ha collocati, trasforma la visibilità in vincolo. L'unico affrancamento possibile è fare meglio ciò che già sappiamo fare, senza rimpianti e resistenze. Altrimenti anche il futuro sarà popolato dalle nostre ombre.

mercoledì 19 settembre 2007

SNA contro AXA sulle polizze: la musica non cambia


Ho volutamente ritardato il mio commento su quanto è stato pubblicato dal Il Sole 24 ore una settimana fa. La speranza era che nel frattempo le emozionalità di tutte le figure coinvolte si fossero ricomposte nei contorni di una razionalità riflessiva, maggiormente dedicata alle soluzioni piuttosto che agli antagonismi dai toni accesi.
Lo SNA ha preso formale posizione a supporto degli agenti AXA con tutti gli enti potenzialmente coinvolgibili a seguito della vicenda denunciata. Così andavano le cose, quando molti di noi avevano meno anni di assicurazione da raccontare! Così non dovrebbero andare le cose oggi, "lenzuolate Bersani" a parte.
Con la premessa che andare a finire sui giornali non fa certamente gioco a nessuno, intermediari e compagnie, perchè si danneggia ancora una volta il settore assicurativo, il quale, se ha bisogno di pubblicità, la vorrebbe favorevole e non gonfia di antichi rancori e cattiva considerazione da parte di tutta l'opinione pubblica.
Personalmente non credo alle esplosioni improvvise sia di incrementi di premi in rami non graditi che di peggioramenti di andamenti tecnici.
Credo invece nei mancati esercizi di controllo, e soprattutto nella inopportunità di rimandare inutilmente dialoghi costruttivi tra compagnia e intermediario, al quale, ricordiamolo sempre, è stato affidato un rispettabile mandato agenziale fiduciario, con il quale realizzare un patto di reciproca lealtà e interesse.
Se invece tenessimo doverosamente conto di quanto i recenti provvedimenti di liberalizzazione hanno introdotto, poliennalità rescindibile e plurimandato agenziale, dovremmo sollecitare l'invito a tutti di appropriarsi con rinnovata consapevolezza del rispetto dei propri ruoli. Alla compagnia la scelta delle strategie assuntive e commerciali, all'intermediario la cura degli interessi dei propri clienti e la qualità dei risultati.
Qualità dei risultati per documentare la propria offerta di collaborazione con le compagnie che si ritengono compatibili.

E questo deve fare riflettere, per realizzare il cambiamento che sta alle porte di tutti, e che ognuno interpreterà assecondando le proprie inclinazioni e esperienze.
Non devono più pagare le assimetrie rapportuali del passato: ognuno sarà padrone dell'altrui fiducia e collaborazione solo se nella condizione di meritarsi e mantenere un rapporto costruttivo e professionale, che in ogni altro settore distingue e sottolinea il ripetto tra mandante e mandatario. E allora serviranno sempre meno le intermediazioni di categoria e molto più le regole del mercato.



venerdì 14 settembre 2007

Zurich : CEO transition at Global Life segment. Mario Greco nuovo amministratore delegato di Zurich Vita




In molti si chiedevano se Mario Greco avesse deciso di dedicarsi a attività più rilassanti di quelle che lo avevano precedentemente impegnato, ma ecco la smentita con l'annuncio del suo prossimo trasloco a Zurigo.

Non credo si possano esprimere commenti diversi dalla soddisfazione di vedere riconosciuta, in un contesto ancora una volta internazionale, la professionalità e capacità manageriale di chi ha ampiamente dimostrato con i numeri di saper fare il proprio mestiere. E soprattutto di veder prevalere lo spessore personale rispetto a giochi di potere e precario equilibrismo aziendale che spesso contraddistinguono con visioni "da bottega" le imprese di casa nostra.

I miei migliori auguri personali!

lunedì 10 settembre 2007

Fare o non fare? La risposta giusta.



L'ISVAP ha posto in fase di consultazione il


REGOLAMENTO DI CUI ALL’ARTICOLO 2 DEL DECRETO LEGISLATIVO 7 SETTEMBRE 2005, N. 209 -CODICE DELLE ASSICURAZIONI PRIVATE - CONCERNENTE LE ISTRUZIONI APPLICATIVE SULLA CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI ALL’INTERNO DEI RAMI.

dal quale stralcio la parte riguardante l'argomento "ritiro della patente" che è stato ripetutamente riportato dai media negli ultimi giorni.



omissis...


Articolo 4
(Rischi non assicurabili)
1. Fermi restando i divieti derivanti da norme di legge, non è assicurabile il rischio di
ritiro temporaneo o sospensione della patente di guida conseguente a violazioni del
Nuovo Codice della strada, ivi comprese le conseguenze indirette dell’applicazione di
sanzioni amministrative per violazioni allo stesso Codice, quali la corresponsione di
diarie e il rischio derivante dalla necessità di sostenere costi per il pagamento di corsi
di recupero dei punti decurtati dalla patente all’assicurato/conducente o per il
pagamento della revisione e per il riottenimento della patente stessa a seguito di
infrazioni al Nuovo Codice della strada.


omissis...


Citazione per completezza di notizia, e per richiamare la attenzione di ognuno su un valore della professione assicurativa, compagnie e intermediari, che tutti dovremmo considerare intrinseco e irrinunciabile. Intendo riferirmi all'etica professionale, che anche nel nostro settore deve essere in ogni occasione possibile presente nelle comuni azioni e intenzioni.

L'attività assicurativa è per definizione riflessione e valutazione, e, nell'essere trasversale a ogni settore di attività, ha radici nel sociale che non possiamo dimenticare o disconoscere.

Benvenuta quindi una regolamentazione che, seppure in un suo frammento , ci richiami alle nostre responsabilità.

Ladri di Internet



Se qualcuno ha ancora dei dubbi sulla stabilità e sufficienza delle conoscenze necessarie per fare il mestiere dell'assicuratore è bene che si dedichi ad altre convinzioni. Siamo richiamati quotidianamente all'ordine da "innovazioni" nei reati e nei comportamenti che determinano nuove aree di rischio e di eventuali coperture. Tecnologie collaudate o innovative mostrano ambiti di intrusione e compromissione che spesso ritenevamo improbabili.

Ma rischi e coperture devono essere accompagnati, o addirittura preceduti, da una consapevole azione di informazione e prevenzione. La prevenzione è uno dei tanti doveri che l'assicuratore, e con lui l'intermediario, ha nei confronti dei propri clienti, e rappresenta spesso un modo per acquisirne di nuovi. E questo allarga gli orizzonti delle conoscenze e delle strategie necessarie, prospettando contorni competitivi nei quali anche il prezzo assume diverse valenze.

Tgfin - Notizie d'agenzia-Assicurazioni: Bernheim, prima delle riforme ascoltare professionisti

Quando si coltiva il gusto del paradosso.

Tgfin - Notizie d'agenzia-Assicurazioni: Cerchiai (Ania), Bersani rimediti su alcune misure

Senza ulteriori commenti.

Fuga dalle polizze vita: In un anno "persi" 8,5 miliardi - Il Sole 24 ORE




La continua fluidità dei mercati e la conseguente emotività dei sottoscrittori sottolinea ancora una volta il delicato equilibrio tra assicurazioni e raccolta del risparmio.
Il sottile confine che ogni gruppo assicurativo pone tra le due attività le rende sempre più interdipendenti e capaci di influenzarsi a vicenda. I buoni o cattivi risultati dell'una o dell'altra possono generare quell'effetto specchio che inevitabilmente converge poi sull'intermediario, soprattutto se unico.
La ricetta del cliente globale richiede pertanto una combinazione di azioni attente, e libere dalla tentazione di promesse mirabolanti. Questo significa anche che bisogna dosare in misura altrettanto corretta la pressione che ogni compagnia esercita sulla propria rete, subordinando spesso migliori traguardi provvigionali dell'assicurativo al raggiungimento di impegnativi risultati nel finanziario.
Questo è senza dubbio un altro valido motivo per il quale compagnia e intermediario devono essere capaci di rendere complementari i rispettivi obiettivi. Il mantenimento di rapporti stabili con i propri clienti deve essere condizione prioritaria di ogni strategia, evitando con cura che l'assicurativo diventi asincrono ripetto al finanziario.
Sarà il plurimandato a definire la titolarietà del patrimonio clienti dell'intermediario, dando un diverso significato al concetto di portafoglio?

mercoledì 5 settembre 2007

Se il Ministro Bersani incontra l'AD Perissinotto: prove "Generali" di liberalizzazione.


Ritengo sia stata sicuramente una grande convention quella delle Generali a Trieste. Quattromila partecipanti danno il senso di un piccolo grande esercito pronto a nuove battaglie malgrado le cosiddette "lenzuolate" dei provvedimenti Bersani. E per fare sì che le lenzuola non nascondano pericolosi fantasmi si fa di tutto per esorcizzare il futuro che verrà.
Non so e mi piacerebbe saperlo, se quanto scritto dall'Indipendente corrisponda alla realtà dei fatti, ma se l'articolo è riportato sul sito dell'ANIA qualcosa di vero ci deve essere.
Quello che stupisce è che aumenti provvigionali (cito dall'articolo) siano considerati tra i provvedimenti più adatti a trattenere gli agenti, quando con lo stesso ardore e convincimento il Presidente del Leone, Bernheim, all'indomani dei provvedimenti di liberalizzazione tuonava contro la deprecabile conseguenza del plurimandato, e cioè la rincorsa futura da parte degli agenti, nuovi plurimandatari, non verso la migliore e più conveniente soluzione per l'assicurato, bensì a caccia di chi avrebbe corrisposto le maggiori commissioni.
Tesi ribadita dal Presidente dell'ANIA in occasione della ultima assemblea annuale, vedi il mio post a riguardo.
E allora? Di quale cittadinanza gode esattamente la coerenza? Chiunque leggerebbe simili dichiarazioni come la volontà sia aziendale che della associazione delle compagnie di far avverare a ogni costo le proprie profezie.
Da ultimo, sottrarre il Ministro Bersani per pochi minuti dal suo giro di visite precedentemente programmate nella regione per fargli incontrare una vittima illustre dei suoi provvedimenti, come l'ad delle GENERALI, è risultato un tentativo di ottenere immagine e lustro a lato della convention, ma senza alcun ragionevole risultato se non le dichiarazioni rituali di buona volontà.
Ancora una volta ricordo che, sempre nel corso della tavola rotonda alla Assemblea dell'ANIA a Roma, l'incontro c'era già stato, ma senza alcun risvolto pubblico e concreto.
Ma è così che va il mondo delle assicurazioni nazionali, mondo che non ha ancora compreso quanto e come potrebbe, e dovrebbe, imparare da altri settori industriali, che pur non avendo goduto di trascorsi privilegi tariffari e di esclusiva sono altrettanto capaci, con diverse qualità e strumenti, di fidelizzare forza vendita e clienti. Speriamo in meglio!

lunedì 3 settembre 2007

ISVAP-Portale o Portone?




Ritorno per l'ultima volta sull'argomento del Capitolato Tecnico della gara di appalto indetta dall'ISVAP per il preventivatore RC Auto, per richiamare l'attenzione sul relativo articolo 3.2.2 B. Era questo il punto al quale mi riferivo quando nel primo post sullo stesso tema annunciavo che "guardando a fondo le carte" si fanno scoperte interessanti.



omissis...


3.2.2 B – Area di confronto dei preventivi


L’area di confronto dei preventivi è il cuore del portale. Tale sezione ospiterà tutta la parte dell’applicazione che, attraverso un percorso guidato, condurrà l’utente ad inserire tutti i dati richiesti al fine di ottenere i preventivi di tutte le imprese, che saranno poi ordinati in base a criteri di convenienza economica.
Al fine impedire l’utilizzo “professionale” del portale da parte di agenti, broker, ecc. e la diffusione di informazioni sensibili delle compagnie, il sistema dovrà disporre di un sistema di autenticazione mediante l’uso di credenziali di accesso “userid” basate sull’indirizzo e-mail dell’utente.
L’applicazione dovrà prevedere una sequenza di form (schermate) che rendano il più semplice possibile il processo di acquisizione delle informazioni. L’immissione delle informazioni relative al profilo dovrà comunque garantire l’anonimato del singolo utente.

L’intero percorso di acquisizione dei dati dovrà essere supportato da una guida interattiva (help on line) che consenta la piena comprensione, anche ad utenti poco esperti, di tutti i parametri tariffari richiesti.


omissis...

Malgrado tutto l'impegno di cui sono capace non sono riuscito a comprendere il motivo illuminato per cui si debba ancora una volta porsi in un atteggiamento di difesa verso gli intermediari, presentandoli contrattualmente come una controparte pericolosa da tenere continuamente a bada, dalla quale tutelarsi anche in occasione della progettazione di una piattaforma informatica, socialmente utile e professionalmente coadiuvante, quale il portale del preventivatore RC Auto vuole diventare.

Non esistono a mio modo di vedere argomenti oggettivi plausibili a sostegno di questo comportamento da parte dell'ISVAP.


  • il preventivatore è uno strumento democratico, a disposizione di tutti i cittadini e quindi non deve essere selettivo

  • lo strumento funzionerà se sarà naturalmente imposto a tutte le compagnie detentrici di un sito web di essere partecipanti alla connessione al nuovo portale

  • lo strumento funzionerà se altrettanto naturalmente si avrà la garanzia del costante aggiornamento tariffario del sistema in seguito ai rispettivi aggiornamenti tariffari introdotti dalle singole compagnie e per i parametri comuni adottati dal preventivatore

  • ogni compagnia partecipante sarà pienamente consapevole che il proprio prezzo generato dal preventivatore apparirà in, piena trasparenza, all'interno di una graduatoria per permettere al cittadino un agevole orientamento tariffario preliminare


  • la vetrina virtuale che in questo modo si realizzerà sarà individuale, limitata al singolo utente e alle caratteristiche inserite del singolo veicolo, e non costituirà quindi una trasparenza globale dei criteri tariffari generali delle singole compagnie


  • il preventivatore diventerà necessariamente uno strumento professionale per tutti gli intermediari, quando incontreranno il proprio cliente precedentemente documentato attraverso questo sistema


  • il preventivatore genererà un prezzo "povero", perchè privo delle numerose integrazioni di garanzie e estensioni che in termini molto più complessi costituiscono l'impalcatura della offerta tariffaria di ogni compagnia

Ritengo queste premesse sufficientemente condivisibili da chiunque veda l'argomento attraverso un'ottica di semplice buonsenso comune, senza prevenzioni e discriminazioni. Il capitolato tecnico è uno dei documenti predisposti per una gara comunitaria, e in quanto tale obbligatoriamente sottoposto alla necessaria pubblicità.

Nella redazione di qualsiasi contratto e disciplinare si scrive quello che è utile e pertinente al contratto stesso. In questo caso, comprendendo la legittima attenzione da riservare ai requisiti tecnici a protezione delle informazioni sensibili delle compagnie, sarebbe stato semplicemente sufficiente sostituire - Al fine di impedire l’utilizzo “professionale” del portale da parte di agenti, broker, ecc. e la diffusione di informazioni sensibili delle compagnie- con - Al fine di impedire l’utilizzo improprio del portale da parte di chiunque e la diffusione di informazioni sensibili delle compagnie-.

Per quale motivo si esemplificano gli agenti e broker quali possibili autori di incursioni informatiche improprie?


Perchè non si è usata una dizione generica, come ho modestamente suggerito, anzichè dimostrare un inutile, infondato e unico pregiudizio verso gli intermediari?


Qualunque figura impropriamente interessata potrebbe tentare di violare eventuali deboli difese del sistema, in ambito assicurativo anche le compagnie, ma in termini più opportunamente generici perchè non pensare alla numerosa popolazione degli hackers informatici (sottodefiniti crackers)?


Certamente il livello di diffusione del capitolato tecnico non è tale da costituire una occasione pubblica importante di screditamento della categoria, ma non ci si rende conto che comunque è l'intero mondo assicurativo ad esserne toccato. Significa inoltre ignorare che il RUI conta a oggi 30.859 Agenti, 3.060 Broker e una popolazione totale di iscritti di 172.725 persone. E allora perchè dare l'impressione che RUI non sia acronimo di "Registro Unico Intermediari" bensì di "Registro Unico Invasori"?


Personalmente ho ancora una volta la sgradevole impressione che si stia pensando che degli intermediari prima o poi si possa fare a meno. E questo significa dare ragione a tutti coloro che nel mondo del web hanno già scritto che l'idea del preventivatore è una ulteriore strada che le compagnie percorrono per disintermediare le polizze auto. Ma tutti noi siamo invece convinti del contrario. Il confronto tariffario generato dal preventivatore è indiscutibilmente un importante passo in avanti verso comparazioni sufficientemente omogenee, ma è altrettanto certo che rappresenta solo il primo livello di costruzione del prodotto auto, che acquisteremo successivamente attraverso un confronto molto più articolato e competente.

sabato 1 settembre 2007

Ancora sul Preventivatore Automatico RCA




Ai sensi dell'art. 131 D. Lgs 07/09/2005 n. 209 le compagnie di asicurazione esercenti il ramo RC Auto devono rendere disponibile sul proprio sito internet un preventivatore informatico che consenta al visitatore di ottenere on line il calcolo del premio, nonchè testo delle condizioni di polizza e nota informativa, relativo ai dati del veicolo immessi.

Chi ha visitato nel tempo i siti web delle maggiori compagnie italiane ha potuto notare come non ci sia stata una esemplare contemporaneità nella soddisfazione di questo adempimento: ma è noto che la trasparenza è una operazione complessa, che richiede tempi lunghi e efficace capacità di detergenza delle mentalità conservatrici precedenti.

Il recente provvedimento Bersani ha disposto che il consumatore, anzichè interrogare singolarmente ogni preventivatore di compagnia per ottenere in maniera oltremodo defaticante una informazione sufficientemente completa, abbia la possibilità di disporre di un accesso unico, attraverso il quale, immettendo una griglia di informazioni altrettanto unica, possa ottenere un agile confronto di mercato.


E' a mio parere una iniziativa lodevole, che varrebbe la pena estendere anche ad altri settori (quello della telefonia mobile al primo posto), per evitare che distoglimenti emozionali prodotti da irruente azioni di marketing e pubblicitarie portino a scelte oggettivamente irrazionali.


E nessuno continui a pensare che, se il prezzo è confrontabile per tutti, sarà certamente il premio più basso a fare la concorrenza. Se così fosse le attitudini e competenze professionali di intermediari e compagnie costruite nel corso degli anni sarebbero merce vuota, e non è così! E' finalmente un modo corretto di fare assicurazioni, nel quale il non dire e non descrivere non paga più, ma al contrario bisogna spiegare e dimostrare con migliore dettaglio le differenze, per accompagnare il cliente verso scelte mirate per un acquisto consapevole.


L'ISVAP da parte sua ha prontamente predisposto un disciplinare di gara per commissionare il conseguente supporto informatico necessario. Si tratta di una interconnessione tra i sistemi di tutte le compagnie interessate all'obbligo, che deve essere capace di convogliare verso una unica uscita la raccolta organizzata dei singoli preventivi.


Lo scopo di questo post è di sottolineare anticipatamente i principali obiettivi tecnici contenuti all'interno del documento di gara (consultabile integralmente dal link iniziale nella sua versione originale) soprattutto a favore degli Intermediari Assicurativi. Saranno loro infatti ad accogliere i propri clienti già precedentemente documentati attraverso il preventivatore.E sarà altrettanto utile impostare su basi omogenee di confronto le rispettive argomentazioni di vendita con il cliente.



dal documento ISVAP




"Appalto a procedura aperta, ai sensi del d. lgs. 163/2006,
per la realizzazione di un portale per il confronto dei preventivi relativi
all’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile auto"




CAPITOLATO TECNICO






1. Premessa


1.1 Quadro normativo e finalità del servizio richiesto
Le imprese di assicurazione esercenti in Italia l’assicurazione obbligatoria per la r.c.auto sono già tenute, in base alla normativa vigente ed alle istruzioni di vigilanza, a disporre di un servizio gratuito di preventivazione personalizzata, reso disponibile per il consumatore sui siti internet aziendali e presso ogni punto vendita delle singole imprese.


La legge 23 dicembre 2000, n. 388, concernente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” e, in particolare, l’art.148, comma 1, ha previsto che le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato siano destinate ad iniziative a vantaggio dei consumatori.


Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 dicembre 2006 ha individuato le iniziative di cui al suddetto art.148, comma 1; in particolare, in relazione alle specifiche finalità di cui all’art. 5, comma 3, viene prevista l’assegnazione di risorse finanziarie pari a complessive € 300.000,00 (euro trecentomila) “al fine di consentire al singolo consumatore di ottenere facilmente e direttamente, anche su sito web, la confrontabilità e la comparazione dei preventivi offerti dalle compagnie assicurative a parità di garanzie offerte”.


In data 28 dicembre 2006 è stata stipulata un’apposita convenzione tra l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (nel seguito, ISVAP) ed Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per l’Armonizzazione Mercato e la Tutela dei Consumatori (nel seguito, MiSE), per la realizzazione di un software per l’elaborazione dei dati relativi ai premi r.c.auto, al fine di accrescere il livello di informazione dell’utenza consentendo al singolo consumatore di confrontare agevolmente ed in via diretta, mediante accesso ad un apposito portale web, i preventivi che, a parità di garanzie offerte, le diverse compagnie assicurative propongono in relazione al profilo di rischio considerato.


In proposito, l’art.5, comma 3, della legge 2 aprile 2007, n. 40, ha modificato l’art.136 del Codice delle Assicurazioni, prevedendo che “il Ministero dello Sviluppo Economico utilizzi il sistema tariffario completo organizzato dall’ISVAP, sulla base dei dati forniti dalle imprese di assicurazione, per realizzare un servizio informativo, anche tramite il proprio sito internet, che consenta al consumatore di comparare le tariffe applicate dalle diverse imprese relativamente al proprio profilo individuale”.


omissis...

1.4 Obiettivi del Progetto
L’obiettivo del progetto è realizzare un portale web che consenta agli utenti di ottenere e confrontare con un'unica sessione di collegamento ad internet, tutti i preventivi offerti dalle compagnie operanti nel mercato italiano della responsabilità civile auto in relazione al proprio profilo di rischio.


Il portale dovrà esere raggiungibile attraverso un link denominato “Preventivatore unico RCA” da rendere disponibile sui siti istituzionali del MiSE e dell’ISVAP.
L’utente, una volta inseriti i dati relativi al proprio profilo di rischio in relazione ai parametri tariffari richiesti, riceverà un report contenente tutti i preventivi di prezzo offerti dalle compagnie operanti in Italia, ordinati per convenienza economica.


omissis...



3.1 Requisiti funzionali generali del portale


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L’applicazione dovrà connettersi in automatico con i singoli sistemi di preventivazione operanti sui siti internet di tutte le compagnie che all’attualità esercitano il ramo r.c.auto attraverso un servizio web che rilevi i dati inseriti dall’utente sul portale. In prospettiva il sistema dovrà garantire capacità di aggiornamento delle connessioni con i singoli sistemi di preventivazione e relativi parametri in funzione dell’ingresso/uscita dal mercato delle imprese operanti nel ramo r.c.auto.

L’applicazione riceverà in risposta, da ciascuno dei siti chiamati, il preventivo di una polizza r.c.auto sulla base dei dati inseriti dall’utente; l’applicazione provvederà quindi a confrontare tra loro i diversi preventivi ed a fornire all’utente un report nel quale tutti i preventivi saranno ordinati secondo criteri di convenienza economica e riporterà ulteriori informazioni riguardanti il numero identificativo del preventivo ed il relativo termine di validità.


omissis...




3.2.2 B – Area di confronto dei preventivi


omissis...

Durante la fase di analisi dell’applicazione il fornitore, in collaborazione con il gruppo di lavoro ISVAP/MiSE che seguirà il progetto, dovrà definire l’esatta composizione dei form per l’acquisizione dei dati, attraverso lo studio di tutte le strutture tariffarie utilizzate dalle compagnie operanti nel mercato r.c.auto. Il sistema dovrà tener conto dell’universo dei parametri tariffari utilizzati dalle imprese presenti sul mercato, considerando che alcuni parametri sono comuni a tutte le imprese mentre altri sono utilizzati solo da alcune. La documentazione relativa alle strutture tariffarie sarà messa a disposizione del fornitore da parte dell’ISVAP.
Tuttavia, al fine di fornire una prima indicazione sui parametri tariffari più comunemente utilizzati dalle compagnie di assicurazione, e di come potrebbero essere organizzati i form per l’acquisizione dei dati di seguito si riporta l’elenco dei principali parametri oggettivi (relativi al veicolo) e soggettivi (relativi all’assicurato):



a. informazioni sull’assicurato


􀂃 sesso
􀂃 età
􀂃 stato civile
􀂃 presenza di figli minorenni in famiglia
􀂃 provincia di residenza
􀂃 comune di residenza
􀂃 numero di veicoli posseduti dalla famiglia
􀂃 professione
􀂃 anzianità di patente


b. informazioni su tutti i possibili conducenti diversi dall’assicurato:


􀂃 sesso
􀂃 età
􀂃 anzianità di patente
􀂃 stato civile
c. informazioni sul veicolo
􀂃 data di immatricolazione
􀂃 alimentazione
􀂃 cavalli fiscali
􀂃 potenza in KW
􀂃 massa in kg
􀂃 turbo
􀂃 carrozzeria
􀂃 gancio di traino
􀂃 ABS
􀂃 airbag guidatore
􀂃 airbag passeggero
􀂃 controllo trazione
􀂃 controllo stabilità



in alternativa è possibile indicare marca, modello e allestimento del veicolo ed utilizzarea livello di software una banca dati pubblica con tutte le caratteristiche tecniche richieste;


d. informazioni sulle “abitudini” di guida


􀂃 percorrenza annua
􀂃 punti sulla patente
􀂃 sospensione della patente
􀂃 uso del veicolo (privato; privato/lavoro)
e. informazioni sul nuovo contratto
􀂃 data di decorrenza della polizza
􀂃 massimale.


Inoltre, affinché l’utente possa indirizzare correttamente la sua scelta, è necessario conoscere se il contratto prevede:


􀂃 limitazioni di guida in funzione del conducente (es. guida esclusiva, guida per
conducenti maggiori di 25 anni, …)
􀂃 rivalse (es. guida con patente scaduta, guida in stato di ebbrezza,…).


Tutte le informazioni inserite dall’utente dovranno essere memorizzate in un DB in modo da evitarne la dispersione e consentirne il recupero nella successiva sessione di lavoro sia nel caso che l’utente decida di interrompere volontariamente l’immissione dei dati nei form sia nel caso che si verifichi un’improvvisa indisponibilità del sistema.


In ogni caso l’applicazione dovrà consentire all’utente di effettuare una nuova richiesta utilizzando, in modifica, le informazioni precedentemente inserite nell’ultima sessione effettuata.
La sessione di lavoro attivata da ciascun utente fino al completamento del processo di invio dei flussi e ricezione della risposte dovrà essere registrata memorizzando su DB oltre ai dati inseriti nei form anche le informazioni necessarie (ad esempio: “userid”, “indirizzo email”, “IP-address”, “sessione di richiesta: id, data, ora”, “sessione di risposta: id, data, ora”, “n. compagnie interessate”, ecc.) per poter effettuare delle semplici analisi sull’utilizzo del portale da parte degli utenti finali con produzione di report.


Terminata l’immissione dei dati da parte dell’utente, l’applicazione provvederà ad
inviare ai preventivatori delle singole imprese, tramite un unico flusso XML, la richiesta di
quotazione del preventivo.
Ciascuna impresa, utilizzerà i dati di propria competenza, eventualmente dopo averli
trasformati per renderli compatibili con le codifiche interne utilizzate.


Una volta ricevuto l’input le imprese provvederanno ad effettuare il calcolo e risponderanno con l’invio del preventivo (flusso XML di risposta) strutturato in modo uniforme e contenente almeno le seguenti informazioni: “Numero del riferimento del preventivo”, “Periodo di validità del preventivo” e “Premio calcolato”. Il numero di riferimento del preventivo consentirà, infatti, all’utente collegandosi al sito della compagnia prescelta, di richiamare il suo preventivo, evidenziare le caratteristiche salienti del prodotto ed eventualmente procedere all’acquisto della polizza.
L’applicazione, prima di procedere al confronto dei preventivi e di formare la graduatoria dei prezzi in ordine di convenienza decrescente, dovrà pertanto attendere che tutte le imprese abbiano fornito una risposta.
Le richieste effettuate dall’utente e le relative risposte dovranno essere memorizzate su DB per poter effettuare analisi sull’utilizzo del portale, nonché analisi sui dati relativi ai diversi parametri tariffari utilizzati dal mercato.
Poichè i tempi di risposta del sistema (che dipendono dall’infrastruttura di rete, dal numero di utenti finali che lo utilizzano e, non da ultimo, dai tempi di risposta dei singoli preventivatori) potrebbero essere elevati (indicativamente dell’ordine di qualche minuto), è necessario prevedere le seguenti alternative:


1. risposta via e-mail, all’indirizzo specificato al momento della registrazione al servizio, attraverso l’invio di un report preformattato in formato PDF contenente le stesse
informazioni sui preventivi;


2. risposta in tempo reale.
In fase di avvio del sistema sarà adottata la prima soluzione, salvo verificare, nel corso della operatività, la possibilità di optare per la risposta in tempo reale dopo aver analizzato il numero delle richieste ricevute e i tempi di risposta dei singoli siti delle imprese e della rete.
Tutte le informazioni riguardanti i preventivi delle singole compagnie potranno essere stampate dall’utente.
omissis...
3.3 Aggiornamento dei parametri di personalizzazione
Il portale realizzato dovrà essere sufficientemente flessibile da garantire l’immediato aggiornamento in relazione alle eventuali modifiche nei parametri di personalizzazione utilizzati dalle imprese ai fini del preventivo. La frequenza e la numerosità di tali modifiche non è preventivabile a priori, essendo rimessa alla libera determinazione delle imprese stesse, ovvero alla variazione del numero delle imprese operanti nel ramo r.c.auto, come indicato al paragrafo 3.1 del presente Capitolato Tecnico. Al riguardo dovrà essere fornita un’interfaccia WEB facilmente utilizzabile per configurare, consultare e modificare l’universo dei parametri di personalizzazione utilizzati dalle compagnie per il calcolo del preventivo e delle informazioni ad esso collegate.
omissis...

lunedì 20 agosto 2007

Ancora a proposito dei mutui sub prime: prime tranquilizzazioni dell'ISVAP


Le nuove complessità degli strumenti finanziari a disposizione degli investitori impongono certamente la necessità di una migliore tracciabilità delle componenti di rischio di ogni prodotto di investimento offerto ai risparmiatori. Le assicurazioni non sono le sole ad avere la necessità di una migliore trasparenza, soprattutto quando la diversificazione della offerta diventa così esasperata.

martedì 14 agosto 2007

lunedì 13 agosto 2007

IL PREVENTIVATORE UNICO R.C. AUTO PER IL CONSUMATORE



Dal comunicato stampa dell'ISVAP del 7 agosto2007


.....L’ISVAP ha bandito la gara europea per la realizzazione di un preventivatore informatico nel settore delle polizze Rc auto. Il preventivatore metterà in grado i cittadini di confrontare in modo semplice e chiaro, con un unico accesso internet, i preventivi Rc auto di tutte le compagnie classificati in ordine di convenienza economica. Il relativo portale sarà accessibile sia dal sito www.isvap.it, sia dal sito del Ministero dello Sviluppo econonomico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it)./ L'iniziativa promossa dal Ministero e realizzata dall’ISVAP, si iscrive nel più ampio processo di liberalizzazione avviato in campo assicurativo. In particolare, essa mira ad accrescere la trasparenza informativa e a stimolare la mobilità degli assicurati, nella prospettiva di un aumento della concorrenza e dunque di un calo delle tariffe Rc auto nel medio periodo.....





La notizia non meriterebbe un post dedicato, perchè il primo annuncio risale a marzo 2007 e quindi è ampiamente nota a tutti, ma non perdendo la sana abitudine di "leggere le carte", ho scoperto qualcosa di interessante andando a spulciare all'interno del bando dell'ISVAP.




Continua...

Oggi è successo che... - "Ogni riferimento al mondo della assicurazioni è puramente dovuto"

Ho volutamente inserito gli ultimi quattro post senza alcun specifico approfondimento, e unicamente per richiamare l'attenzione di tutti noi su quanto sia continuamente trasversale il mondo delle assicurazioni rispetto a quanto succede nel contesto generale delle notizie che ci attraversano quotidianamente. E siccome credo che insegni più un sinistro che dieci circolari vale la pena soffermarsi su questi esempi.
  • Le inondazioni nel Regno Unito, oltre all'impatto sociale e probabilmente politico, come generalmente succede in questi casi, stanno già producendo una erosione degli utili di un grosso complesso assicurativo come AVIVA, e questi sono gli effetti economici di un settore a sua volta protagonista di rilievo, le assicurazioni, nelle economie moderne di ogni paese evoluto. E può essere che non sia la sola impresa a dover fare i conti, i brutti conti, con questo fenomeno naturale. Questo dimostra inoltre come la prevenzione verso questi fenomeni naturali, con un quadro climatico sovvertito in tutto il pianeta, sia difficile e lunga, e certamente portatrice di più attente valutazioni e tassazioni da parte degli assicuratori per la concessione della garanzia alluvione.
  • Il crollo del ponte a Minneapolis negli Stati Uniti oltre che aver smentito quella che ritenevamo la migliore attitudine al mondo nella prevenzione dei rischi, ha anche dimostrato come la disattenzione verso la necessità di manutenzione, a unico scopo della salvaguardia dei bilanci degli enti e società di gestione, sia una patologia diffusa ormai a livelli internazionali. Da questo sinistro si potrebbero trarre altri spunti per parlare di polizze CAR, garanzia postuma, RC delle pubbliche amministrazioni, come il nostro piccolo comune o provincia, RC professionale del progettista e altro.
  • L'incendio degli studi di Cinecittà a Roma ripropone la bassa qualità dei rischi incendio dei teatri, che nel nostro Paese hanno già precedenti importanti e recenti come il Petruzzelli a Bari e La Fenice a Venezia, che si evidenzia in termini di ancora maggiore pericolosità nei teatri importanti, dove sono particolarmente elevati i capitali relativi a materiali scenografici, anche d'epoca, custoditi e probabilmente mal protetti e sorvegliati.
  • Il livello di piombo nella vernice impiegata nella colorazione di giocattoli prodotti in Cina per conto di una importante multinazionale del settore, richiama la nostra attenzione sul rischio spesso sottovalutato della delocalizzazione e terziarizzazione di prodotti o lavorazioni nell'ambito di una copertura RC Prodotti, e delle possibili implicazioni date dalla necessità di una campagna di ritiro prodotti, imposta dalle autorità o attuata autonomamente , prevenire o limitare un danno futuro.

Sono spunti di riflessione che non hanno alcuna pretesa didattica autonoma, ma che ci devono far riflettere sulla crescente difficoltà che hanno sia Intermediari che Compagnie nel registrare e tener conto di tutto quello che nel mondo succede, e che può indirizzare diversamente politiche, criteri e strategie di assunzione e distribuzione dei rischi assicurativi.

La molteplicità di fattori industriali, economici, tecnologici e politici che influenzano ormai ogni assicuratore è talmente numerosa e geograficamente distribuita che catalogarla è di per sè un lavoro immane.

E con i mezzi di comunicazione oggi disponibili, primo tra di essi la Rete, nessuno può più dire non lo sapevo!

Ma chi ha quindi i mezzi per smaltire, filtrare, classificare questa massa di informazioni? Come fa l'intermediario a provvedere autonomamente al proprio aggiornamento e utilizzarlo a beneficio dei propri clienti attivi e potenziali?

Come vedete si apre un fronte nel settore della informazione e formazione che va ben al di là di quanto previsto dal Regolamento Intermediari in termini di ore prodotte, e nel quale attori protagonisti, ruoli, modalità e contenuti sono tutti da progettare e definire. Tutto questo assume valenza particolare se parliamo di plurimandato imminente, di rapporto contrattuale con il cliente rescindibile annualmente, di nuove fontiere della concorrenza.

Non è certamente un tema estivo, ma il tempo per riflettere è ormai prossimo alla scadenza e comincia, o dovrebbe, il tempo del fare, facendo sì che "il mare tra il dire e il fare" sia solamente quello delle nostre vacanze.

venerdì 10 agosto 2007

Se piove sul bagnato qualche assicuratore indennizza. I risultati di AVIVA sono intaccati dalla alluvione inglese.


Cinecittà brucia a Roma


... non riesco a capire perchè mi abbiano rifiutato il rischio
incendio di un teatro...

Piombo tossico nei giocattoli prodotti in Cina: ma i giocattoli di ieri non sono uguali a quelli di oggi?





Is creaking America on the road to ruin? - Times Online


... quando il mito della prevenzione anglosassone crolla con un ponte...
La globalizzazione dell'incuria!

Quei mutui avvelenati travestiti da bond - economia - Repubblica.it




Trovo di notevole interesse l'articolo pubblicato oggi da La Repubblica, perchè riesce a spiegare con lucida chiarezza quello che sta succedendo in merito alla crisi delle borse internazionali a seguito delle vicende dei mutui immobiliari statunitensi.

La chiarezza divulgativa del giornalista descrive una ampia gamma di possibili preoccupazioni, che coinvolge il mercato degli investimenti finanziari di qualsiasi livello e latitudine, e che dimostra ancora una volta, e soprattutto a coloro che come il sottoscritto hanno dell'argomento una esigua conoscenza, quanto diventi difficile descrivere compiutamente ai clienti prodotti finanziari i cui contenuti sono il risultato di acrobazie speculative a grappolo, che possono diventare, come sta succedendo, incontrollabili a danno dei consumatori.


Personalmente non sono in grado di valutare possibili ripercussioni e influenze nei prodotti vita a elevata caratteristica finanziaria che ogni intermediario colloca, gli esperti ce lo racconteranno successivamente. Ma certamente questi fatti dimostrano ulteriormente che ogni attività finanziaria e assicurativa non può permettersi di abbandonare con presuntuosa arroganza le regole e i fondamenti tecnici che salvaguardano, o almeno dovrebbero, la differenza tra il rischio e la scommessa. E ancora una volta la globalizzazione di impieghi, strumenti e risorse rende ogni azione e conseguenza amplificata in maniera assordante.


Le mie perplessità sulla globalizzazione del rapporto con il cliente assicurativo in un ottica di prevalenza finanziaria continuano a alimentare le mie preoccupazioni, per le influenze incrociate che il finanziario può avere verso l'assicurativo. Se le polizze danni possono evolvere verso ampliamenti di coperture ragionate e "attuariabili", in un mercato tutto sommato ancora sufficientemente incardinato su sani principi di valutazione del rischio, non si può dire altrettanto del finanziario.


Ma se lo sportello diventa unico, professionalità e trasparenza sono ancora coniugabili? E' un invito a ragionare con attenzione, per i controllori e i controllati, perchè ognuno di noi oltre a essere portatore di auspicabili competenze è contemporaneamente cliente di altri e questo rende l'argomento di importanza generale.

martedì 7 agosto 2007

COMUNICATO G.A.N.T. (Gruppo Agenti Nuova Tirrena) del 04/08/2007


Ricavo dal sito dello SNA il comunicato del Gruppo Agenti Nuova Tirrena che ritengo sia doveroso pubblicare.
Rappresenta un atto dovuto verso un gruppo di professionisti i quali, indipendentemente dal marchio rappresentato, dal volume dei rispettivi portafogli, dalla distribuzione geografica, diventano il simbolo di questa attualità assicurativa nazionale ancora alla ricerca di una nuova identità.
Operazione finanziaria legittima, che viene letta dal mercato finanziario italiano con le cifre del valore della transazione e della plusvalenza realizzata dal venditore.
Ulteriore dimostrazione di come inevitabilmente i processi economici attuali prescindano dai valori umani e personali che sottostanno a ogni operazione di aggregazione e dismissione.
In questo caso chiunque dotato di comuni esperienze può comprendere e condividere i disagi che sono stati espressi nel comunicato del Gruppo Agenti.
Ambientarsi affannosamente per un anno in una nuova geometria di funzioni, gerarchie e intenzioni, per evolvere con tanta rapidità verso una ennesima ricollocazione societaria è impresa che richiede nervi saldi e straordinaria capacità di adattamento. E sono queste le doti che questi agenti dovranno ancora impegnare al massimo livello possibile.
Alla luce di quanto è già successo nel nostro settore durante gli ultimi dodici mesi e di quanto deve ancora succedere questa è l'occasione importante per riflettere sulla opportunità e necessità di appropriarsi dei nuovi contenuti che la figura professionale dell'Intermediario Assicurativo sta assumendo.
Per abbandonare ogni nostalgia e commemorazione, ogni rivendicazione ancora legata ai vecchi schemi rapportuali, per riqualificare la propria capacità interlocutoria con la compagnia, nel suo nuovo e altrettanto qualificato assetto azionario, con rinnovata e consapevole capacità di protagonismo contrattuale.
La prevalenza di contenuti e programmi che vedano all'interno di un comune denominatore imprenditoriale ogni ulteriore trattativa e accordo sarà la strada da percorrere, da parte di tutti coloro che hanno pienamente assimilato il nuovo modo di fare assicurazione.
E' un occasione da non perdere che merita la migliore attenzione e auspicio di successo da parte di tutti.