giovedì 19 luglio 2007

CONTRIBUTO DI VIGILANZA A CARICO DEGLI INTERMEDIARI PER IL 2007




Spesso il nostro è il Paese delle occasioni perdute. A tutti gli intermediari assicurativi è giunta la notizia della determinazione dell'ammontare del contributo di vigilanza dovuto per il 2007.
Tutto secondo quanto stabilito dal Regolamento degli Intermediari tranne che i tempi entro i quali l'importo deve essere corrisposto, e cioè il 31 luglio prossimo.
In altra occasione ho sottolineato la vocazione balneare di chi regolamenta in quanto a assicurazioni, imponendo termini, che in un paese come il nostro e come tanti altri, vede in questa parte dell'anno gran parte delle persone attive dedicarsi a qualche forse meritato periodo di riposo.
Ma come si fa a imporre un termine così stretto per il pagamento senza indicare tempestivamente e preventivamente nemmeno il più banale degli strumenti italiani come il conto corrente postale!
Il sito dell'ISVAP rimanda al sito della GERIT, sul quale, nel caso di mancato recapito del MAV al domicilio dell'intermediario dovrebbero essere dettagliati i modi alternativi di pagamento: chi ha fatto l'esperienza di seguire queste in dicazioni ha potuto verificare che l'ISVAP viene, forse suo malgrado, smentita perchè non esiste nulla a riguardo.
E se il MAV non arriva? E se le Poste non funzionano? E se la lettera viene smarrita? E senza il MAV e il suo rispettivo numero di riferimento ogni altra modalità di pagamento, home banking compreso, non sarà praticabile. E se qualcuno, come chi scrive, parte domani per una settimana e al suo ritorno non trova il MAV?
Telefonata di questa mattina al numero verde della GERIT per chiedere aiuto: senza nemmeno dover esordire premettendo che l'informazione riguardava il contributo in questione, segno che la mia era una delle innumerevoli telefonate analoghe che stanno invadendo i loro centralini, mi è stato confermato che i MAV sono stati spediti per Raccomandata, il che complica ancor più la vita a chi sarà per qualsiasi motivo semplicemente assente dal domicilio indicato all'atto della iscrizione al RUI, e che le ultime spedizioni sono state fatte ieri l'altro.
Comunque volendo avrei potuto pagare immediatamente telefonicamente con addebito su carta di credito a un costo di 3 euro e qualche centesimo. Il che significa che l'incidenza su un contributo di €60,00 come nel mio e in altri migliaia di casi supera il 5%.
Credo che imporre questi tempi di fatto inesistenti a chi, se inadempiente, corre il rischio di vedere avviata la procedura di cancellazione dal RUI sia una clamorosa manifestazione di leggerezza e ignoranza stagionale.
Che sia il colpo di coda di un sistema che rivendica e rimpiange passati poteri poco importa: certamente è la negazione della trasparenza e ulteriore prova di mancato rispetto verso gli intermediari tutti, malgrado siano più regolamentati e formati di prima.
Ma probabilmente bisognerà pensare seriamente di indirizzare a altri settori un adeguato programma di formazione al rispetto e al buon senso comune!