lunedì 10 settembre 2007

Fuga dalle polizze vita: In un anno "persi" 8,5 miliardi - Il Sole 24 ORE




La continua fluidità dei mercati e la conseguente emotività dei sottoscrittori sottolinea ancora una volta il delicato equilibrio tra assicurazioni e raccolta del risparmio.
Il sottile confine che ogni gruppo assicurativo pone tra le due attività le rende sempre più interdipendenti e capaci di influenzarsi a vicenda. I buoni o cattivi risultati dell'una o dell'altra possono generare quell'effetto specchio che inevitabilmente converge poi sull'intermediario, soprattutto se unico.
La ricetta del cliente globale richiede pertanto una combinazione di azioni attente, e libere dalla tentazione di promesse mirabolanti. Questo significa anche che bisogna dosare in misura altrettanto corretta la pressione che ogni compagnia esercita sulla propria rete, subordinando spesso migliori traguardi provvigionali dell'assicurativo al raggiungimento di impegnativi risultati nel finanziario.
Questo è senza dubbio un altro valido motivo per il quale compagnia e intermediario devono essere capaci di rendere complementari i rispettivi obiettivi. Il mantenimento di rapporti stabili con i propri clienti deve essere condizione prioritaria di ogni strategia, evitando con cura che l'assicurativo diventi asincrono ripetto al finanziario.
Sarà il plurimandato a definire la titolarietà del patrimonio clienti dell'intermediario, dando un diverso significato al concetto di portafoglio?

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